Between permanence and transformation. Multidisciplinary approaches to the knowledge, representation and management of the built landscape
Edited by Ilaria Trizio, Francesca Savini, Michele Valentino
Reflecting on the constructed landscape, intended as a stratified palimpsest that integrates natural and anthropized territory in its multiple expressions, periodically returns to the centre of national and international scientific debate. The centrality of the issue has recently been emphasized in Italy by the Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) [National Strategy for Inner Areas], a policy aimed at counteracting the marginalization and depopulation phenomena typical of the internal areas of our country. For the success of this policy, which finds its strength in new methods of territorial governance, it appears fundamental to develop a path of knowledge aimed at understanding those actions, both material and cultural, which, between permanence and continuous transformations, have given us the constructed landscape we see today.
The material and immaterial conservation of this constructed landscape requires understanding the complex phenomena that generated it, analyzing and managing the heterogeneous mass of information that derives from it, and defining procedures necessary to implement concrete planning, protection, and enhancement processes.
At the same time, the conservation of the built landscape also involves a cultural process that recognizes its value as material evidence of the knowledge and technologies that have shaped the territory and its resources. While recognizing the value of some types of cultural heritage seems automatic, attributing value to local artefacts and small territorial features, which are formal expressions of the technical and constructional knowledge of the people who lived in those areas, is still a complex process.
In an era characterized by rapid environmental and social transformations, reflection on the relationship between architecture, infrastructure, and the natural context plays a central role in research. This research must be approached with interdisciplinary and multidisciplinary approaches and can be supported by the use of digital technologies.
The close correlation between the environment and the built heritage is the result of the constant interaction between man and nature, and for this reason, the built landscape must be analyzed and interpreted as a synthesis of this constant relationship. In this context, the call aims to explore methodologies and tools capable of addressing the challenges related to the knowledge, documentation, management, analysis and communication of cultural values in the complex scenarios of the built landscape.
This call for papers invites scholars, researchers and professionals to contribute, each with their own approach and from a multidisciplinary perspective, to explore the theme of integration between the built environment and the natural landscape, investigating design approaches, development models and historical and cultural perspectives.
The initiative aims to promote an open and collective debate on the future of the built landscape, highlighting the potential of an integrated approach capable of harmonizing representation, conservation of memory, and protection, together with management and reuse hypotheses.
Topics:
1. Studies and research on the representation of the built landscape;
2. Use of ICT for the representation and management of the built landscape and multi-data;
3. Integrating digital technologies for architecture and the territory (GIS-BIM, CIM, LIM).
4. Strategies for the regeneration and enhancement of cultural heritage;
5. Design examples lean toward integrating the natural environment and architecture.
DEADLINES:
February 15, 2025: Opening call for abstractsMarch 29, 2025 April 14, 2025: Deadline abstract submission
May 5, 2025: Abstract acceptance
June 28, 2025: Deadline full paper submission
September 1, 2025: Full paper acceptance
December, 2025: Publication
Tra permanenze e trasformazioni. Approcci multidisciplinari alla conoscenza, rappresentazione e gestione del paesaggio costruito
A cura di Ilaria Trizio, Francesca Savini, Michele Valentino
La riflessione sul paesaggio costruito, inteso come palinsesto stratificato che integra territorio naturale e antropizzato nelle sue molteplici espressioni, ritorna periodicamente al centro del dibattito scientifico nazionale e internazionale. La centralità della tematica è stata di recente rimarcata nel contesto italiano dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), politica finalizzata a contrastare la marginalizzazione e i fenomeni di spopolamento propri delle aree interne del nostro Paese. Per la riuscita di questa politica, che vede la sua forza in nuove modalità di governance dei territori, appare fondamentale sviluppare un percorso di conoscenza finalizzato alla comprensione di quelle azioni, materiali e culturali che, tra permanenze e continue trasformazioni ci hanno consegnato il paesaggio costruito attuale.
La conservazione materiale e immateriale di questo paesaggio costruito passa dalla comprensione dei fenomeni complessi che lo hanno generato, dall’analisi e dalla gestione dell’eterogenea mole di informazioni che ne derivano, alla definizione di procedure necessarie ad attuare processi concreti di pianificazione, tutela e valorizzazione.
Parallelamente, la conservazione del paesaggio costruito passa anche attraverso un percorso culturale che ne riconosca il valore in quanto evidenza materiale di saperi e tecnologie che hanno plasmato il territorio e le sue risorse. Infatti, se per alcune tipologie di patrimonio culturale il riconoscimento di valore appare un automatismo, è ancora un percorso complesso l’attribuzione di valore ai manufatti locali, alle piccole emergenze territoriali, espressioni formali del sapere tecnico-costruttivo dei popoli che quei territori li hanno vissuti.
In un’epoca segnata da rapide trasformazioni ambientali e sociali, la riflessione sul rapporto tra architettura, infrastrutture e contesto naturale assume un ruolo centrale nella ricerca che va affrontata con percorsi interdisciplinari e multidisciplinari e può essere supportata dall’utilizzo delle tecnologie digitali.
La stretta correlazione tra l’ambiente e il patrimonio costruito è frutto della costante interazione dell’uomo con la natura ed è per questo che il paesaggio costruito deve essere analizzato e interpretato come sintesi di questo rapporto costante. In questo contesto, la call intende esplorare metodologie e strumenti capaci di affrontare le sfide legate alla conoscenza, documentazione, gestione, analisi e comunicazione dei valori culturali nei complessi scenari del paesaggio costruito.
Questa call for papers invita studiosi, ricercatori e professionisti a contribuire, ciascuno con il proprio approccio e in un’ottica multidisciplinare, all’esplorazione del tema dell’integrazione tra il costruito e il paesaggio naturale, approfondendo approcci progettuali, modelli di sviluppo e prospettive storiche e culturali.
L’iniziativa mira a promuovere un dibattito aperto e corale sul futuro del paesaggio costruito, evidenziando le potenzialità di un approccio integrato capace di armonizzare rappresentazione, conservazione della memoria, tutela, congiuntamente a ipotesi di gestione e riutilizzo.
Topics:
- Studi e ricerche sulla rappresentazione del paesaggio costruito;
- Utilizzo di ICT per la rappresentazione e gestione del paesaggio costruito e dei multi-data;
- Integrazione di tecnologie digitali per l’architettura e il territorio (GIS-BIM, CIM, LIM).
- Strategie per la rigenerazione e la valorizzazione del patrimonio culturale;
- Esempi di progettazione che favoriscono l’integrazione tra ambiente naturale e architettura.
Per maggiori informazioni:
https://disegnarecon.univaq.it/ojs/index.php/disegnarecon/announcement
stefano.brusaporci@univaq.it